Si tratta di Edward Zea (22 anni) dall'America Cali, di Hanyer Mosquera (22) dal Deportes Quindio, e di Pablo Escobar (19) dal Deportivo Cali. Quest'ultimo proprio per l'omonimia con il boss del cartello di Medellin, famoso perchè al tempo finito nella lista nera dei nemici degli Usa e da lui dileggiati anche con viaggi in cui si fece ritrarre in foto persino davanti alla Casa Bianca, ha suscitato non poche ilarità nei forum dei tifosi.
Blog sul "soccer", ovvero un calcio ancora da pionieri tra Stati Uniti e Canada. Visto con il "cannocchiale" di un appassionato italiano di calcio che segue a distanza l'evolversi di MLS, WPS, D2 (USL-1 e NASL), USL-2 e delle competizioni internazionali della Concacaf.
I "Crest" dei team della MLS
MLS Blog Italia: Proviamo a ripartire!
giovedì 31 dicembre 2009
Mls 2010: Mercato e i botti di fine anno
Si tratta di Edward Zea (22 anni) dall'America Cali, di Hanyer Mosquera (22) dal Deportes Quindio, e di Pablo Escobar (19) dal Deportivo Cali. Quest'ultimo proprio per l'omonimia con il boss del cartello di Medellin, famoso perchè al tempo finito nella lista nera dei nemici degli Usa e da lui dileggiati anche con viaggi in cui si fece ritrarre in foto persino davanti alla Casa Bianca, ha suscitato non poche ilarità nei forum dei tifosi.
lunedì 28 dicembre 2009
USL-TOA: l'USSF alla ricerca di una soluzione
Se considerassimo il soccer Usa una "piramide" al suo vertice troveremmo la Major League Soccer, alle sue spalle fino allo scorso anno nell'ordine USL-1, quindi USL-2 e infine la lega PDL.
A fine agosto, i veri proprietari dell'USL, ovvero la nota azienda di sportwear Nike (acquisita nell'ambito dell'acquisizione nel 2007 del brand Umbro, sponsor tecnico di tutti i team non a caso) è stata venduta alla società NuRock, a sua volta legata ancora a Marcos.
Ciò nonostante da tempo si era costituito un diffuso dissenso sulla sua gestione del principale torneo, e sul tavolo pare vi fosse almeno un'offerta più vantaggiosa economicamente di quella aggiudicante. Da qui i club della TOA (Team Owners Association) sono andati sul piede di guerra guidati da Joey Saputo, patron dei Montreal Impact.
L'USL-1 2010 annoverebbe appena tre team "lealisti": i texani dell' Austin Aztex (proprietà connessa agli inglesi dello Stoke City), i Puerto Rico Islanders e i Portland Timbers. A loro andrebbero aggiunti l'expansion team New York FC che però non sembra riuscire ad esser pronto per questa stagione, e i Charleston Battery che si sono declassati in USL-2 al fine di ripianare i debiti maturati.
La questione debiti è di vitale importanza nella contesa, poichè la TOA batte su una gestione sciagurata di Marcos: suffragata ad esempio dalla posizione neutra assunta dai Cleveland City Stars, promossi nel passato torneo nella prima lega ed oggi con una società subissata di debiti in vendita ma senza acquirenti.
La TOA propone un differente modello, e secondo alcuni in partnership con la MLS per divenirne la seconda lega. Alla Nasl hanno aderito: Vancouver Whitecaps, Montreal Impact, Carolina Railhawks, Rochester Rhinos, Miami FC Blues (proprietari i brasiliani della Traffic Sports), Minnesota (un nuovo gruppo visto che anche i Thunder hanno fatto bancarotta), e poi tre new entries i St. Louis AC (il patron Jeff Cooper era il miglior offerente nella trattativa di vendita, si dice supportato da Adidas e proprietari MLS), la prevista expansion Tampa Bay Rowdies ed i Crystal Palace Baltimora pronto al passaggio dall'USL-2.
A questo gruppo in verità andrebbero aggiunti gli Atlanta Silverbacks, usciti dall'Usl al termine della stagione 2008 e pronti al rientro il prossimo anno, quando i canadesi degli Edmonton Drillers sostituiranno Vancouver, che al pari di Portland, approderà alla MLS.
I problemi dell'USL proseguono anche nella USL-2 perchè aldilà dei passaggi Charleston/Crystal Palace, dove saranno appena sei le prossime partecipanti: Charleston Battery, Charlotte Eagles, Pittsburgh Riverhounds, Richmond Kickers, Real Maryland Monarchs ed Harrisburg City Islanders. Tre team hanno scelto di declassarsi nella quarta serie dei tornei locali ovvero la PDL (Premier Development League).
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Great Lakes Division: Chicago Fire, Cincinnati Kings, Cleveland Internationals, Dayton Dutch Lions, Forest City London, Indiana Invaders, Kalamazoo Outrage, Michigan Bucks, Toronto Lynx
Mid Atlantic Division: Bermuda Hogges, Carolina Dynamo, Central Jersey, Hampton Roads Piranhas, Ironbound Express, New Jersey Rangers, Northern Virginia Royals, Ocean City Barons, Reading United, West Virginia Chaos;
Northeast Division: Albany (NY), Brooklyn Knights, Long Island Rough Riders, New Hampshire Phantoms, Ottawa Fury, MPS Portland Phoenix, Vermont Voltage, Western Mass Pioneers, Westchester Flames;
Mid South Division: DFW Tornados, El Paso Patriots, Houston Leones, Laredo Heat, Rio Grande Valley Bravos, West Texas United Sockers;
Southeast Division: Atlanta Blackhawks, Baton Rouge Capitals, Central Florida Kraze, Fort Lauderdale, IMG Bradenton Academics, Mississippi Brilla, Nashville Metros, New Orleans Jesters, Panama City Pirates;
martedì 22 dicembre 2009
USA: in trenta per il camp di gennaio
Ed allora ecco il primo dei consueti training camp della federazione Usa da svolgersi in California dal 4 al 23 gennaio 2010. In quest'ultima data all'Home Depot Center di Carson nei sobborghi di Los Angeles la selezione guidata dal ct Bob Bradley sfiderà in un test amichevole l'Honduras, altra compagine della Concacaf qualificata per la fase finale in SudAfrica.
Nutrita la lista dei convocati, ben 30 elementi, per lo più militanti nelle compagini della MLS più giusto un lieve tocco europeo rappresentato da cinque elementi militanti in compagini scandinave, anch'esse al momento ferme per la pausa invernale.
Questo di seguito l'elenco completo dei convocati di Bradley, divisi per ruolo e con tra parentesi i rispettivi club d'appartenenza:
- Portieri: Hartman (Wizards), Perkins (Valerenga - Norvegia), Rimando (RSL), e Thornton (Chivas Usa);
- Difensori: Alston (N.E.Revolution), Bornstein (Chivas Usa), Conrad (Wizards), O.Gonzalez (Galaxy), Goodson (IK Start - Norvegia), C. Marshall (Crew), McDonald (Earthquakes), e Wynne (Toronto);
- Centrocampisti: Beckerman (RSL), Bedoya (Orebro - Sve), Cameron e Davis (Dynamo), Evans (Sounders), Feilhaber (Agf Aarhus - Danimarca), Gaven e Rogers (Crew), Kljestan (Chivas Usa), Larentowicz (N.E.Revolution), McCarty (Dallas) e Pontius (DC United);
- Attaccanti: Braun (Chivas Usa), Casey (Rapids), Cunningham (Dallas), Findley (RSL), e Tracy (Aalborg - Danimarca);
Inevitabile in un simile elenco di nomi scorrere sorprese tra new entry e clamorosi ritorni, anche se è bene sottolinearlo questa è una squadra assai lontana da quella che si vedrà in SudAfrica.
Vecchietti : partiamo da loro quelli i cui ritorni in nazionale rappresentano un premio alla professionalità mostrata sul campo, alludiamo ai vari Rimando, Thonton e Hartman, Conrad Davis e soprattutto a Jeff Cunningham, capocannoniere del torneo 2009.
Vichinghi : ovvero gli scandinavi, l'ex DC Perkins è uno degli indiziati al ruolo di terzo portiere in SudAfrica, mentre è pressocchè certo di essere tra i 23 Benny Feilhaber. Poche, invece, le chances per il difensore centrale Clarence Goodson (ex Dallas). Sorprese liete le convocazioni per i giovanissimi talenti Alejandro Bedoya, e Marcus Tracy (vincitore dell'Hermann Trophy 2008 per il miglior elemento dei college) che all'anno da rookie hanno preferito l'immediata avventura in Europa.
In negativo figurano le assenze di altri scandinavi, Jeremiah White (rumors lo danno sulla via del ritorno a Philadelphia sulla scia di Califf), e dell'ex revs Michael Parkhurst che ha un pò deluso le aspettative al debutto europeo con i danesi del Nordsjaelland.
Rookies : A proposito l'attenzione del ct Bradley si è soffermata sulle più positive "matricole" dell'anno passato: i difensori Alston e Omar Gonzalez, il jolly offensivo dei DC Pontius.
Occhio benevolo anche con elementi giovani che hanno mostrato una rapida crescita: Braun (forse eccessiva la sua), i duttili Larentowicz e McDonald, poi Evans e McCarty. Ed infine c'è Geoff Cameron, riadattato da Kinnear in centrale di difesa ai Dynamo con ottimi risultati e che può essere impiegato anche a centrocampo sia da interno che da esterno.
domenica 20 dicembre 2009
Toronto: adios Guevara; NYRB: idea Zenga?
Apparentemente, qualcosa sembra accomunare il calciatore honduregno Amado Guevara al più illustre mito dei giovani "libertari", il comandante Ernesto "Che" Guevara.
Calcio e non politica, d'obbligo perchè figuarsi l'ironia in un blog incentrato sulla diffusione e la crescita del calcio, o soccer se preferite, negli Stati Uniti.
La scelta di Mo Johnston di puntare sul vecchio amico ed ex compagno di squadra Pedrag Radosavljievic per rilanciare i Toronto FC dopo la cocente delusione della mancata qualificazione ai play-off Mls sotto la guida di Chris Cummins (subentrato a John Carver) era chiaro che qualche effetto avrebbe dovuto produrlo.
Non serviva certo un chiarovegente per comprendere come a Toronto la convivenza tra "Preki" ed Amado Guevara sarebbe stata difficile visto il precedente di tre anni addietro ai Chivas Usa.
Cosa era successo nel 2006? I MetroStars, neo ribattezzati Red Bulls, cedono il loro Designated Player Amado Guevara - con cui nell'anno precedente l'ex general manager Alexi Lalas aveva avuto non pochi problemi nonostante il calciatore sia ora anche in possesso di una Green Card che lo equipara ai calciatori americani - ai Chivas Usa sulla cui panchina è appena stato promosso head coach Preki.
Giusto un paio di mesi e l'inferno si sposta in casa Goats, Guevara scende in campo in appena quattro gare con la seconda formazione di Los Angeles e punta i piedi per tornare ad Est. Le voci interne narrano di uno scontro forte con Preki che con una celebre dichiarazione "boccia" Guevara ("I have a vision of where the club is going and he's not part of it"), reo anche di essere stato espulso per una spinta ad un assistente.
I retroscena che hanno minato il loro rapporto futuro sono anche legati ai rifiuti da parte del giocatore a numerose offerte di trasferimento (Toronto, Columbus, Colorado e Dallas) sin quando al giocatore non venne offerto l'opportunità di tornare in patria al Motagua.
Il copione ora si ripete, e l'ora 33enne fantasista decide di lasciare Toronto e ritornare in patria, ancora al Motagua. In verità, pare che in Ontario, abbiano provato anche a far dialogare le parti al fine di tentare una riconciliazione.
Il tutto sembra essere naufragato con il pretesto economico di una riduzione dell'ingaggio del centrocampista honduregno tecnicamente "out of contract" sul rinnovo offerto dalla società a fronte anche della sua partecipazione ai prossimi mondiali in Sud Africa con la selezione dell'Honduras.
Del resto una delle prime mosse di Toronto era stata quella di non proteggere Guevara nell'Expansion Draft con la speranza che Nowak e i Philadelphia Union pescassero l'MVP del torneo 2004, ma ciò invano.
Congiutamente i "reds" canadesi salutano anche il difensore centrale haitiano Lesly Fellinga e l'esterno offensivo argentino Pablo Vitti (in prestito oneroso dall'Independiente dopo una parentesi in Ucraina), le cui opzioni contrattuali non sono state esercitate.
Pochi chilometri più a sud, ma entro i confini americani: proseguono le grandi manovre del nuovo general manager dei New York Red Bulls, il norvegese Erik Soler ancora chiamato a sciogliere il nodo sul futuro tecnico.
Qui, il povero Richie Williams, attuale tecnico ad interim dalle dimissioni di Juan Carlos Osorio, continua a non aver chiaro quale futuro l'attende. L'intenzione della società austriaca della nota bevanda dei "tori" è quella di puntare su un tecnico straniero, possibilmente con conoscenza del soccer.
Tra i papabili erano finiti gli illustri nomi di ex ct di Germania e Italia, Juergen Klinssman e Roberto Donadoni, poi quello di Lothar Matthaues ed ora infine anche quello di Walter Zenga, già nella doppia veste di giocatore e tecnico ai Revs e fresco di esonero al Palermo. La realtà è che chi come il norvegese Hareide era più vicino alla panchina del team della "grande mela" si è tirato indietro. Ai tanti nomi va aggiunto anche quello dell'inglese Tony Adams e del messicano Hugo Sanchez.
Un calderone da cui prima o poi sembra destinato ad uscire un nome utile alla causa di una formazione chiamata ad un obbligatorio riscatto dopo il disastro dell'ultima stagione, anche per onorare al meglio il debutto del nuovo stadio, la Red Bulls Arena che sostituirà il sintetico ed enorme Giants Stadium di East Rutherford.
venerdì 18 dicembre 2009
Donovan: Mr. MLS emigra in prestito all'Everton
Una poco più che fugace apparizione quella di Donovan in Baviera, qualche spezzone e tante amichevoli. Qualcuno in Germania ebbe a dire che nulla era cambiato in lui rispetto al ragazzino yankee diciassettenne scoperto e tesserato dal Bayer Leverkusen dal 1999 al 2001.
mercoledì 16 dicembre 2009
Super Draft 2010: appuntamento al 14 gennaio
Poi ci sono due nomi che negli ultimi mesi hanno fatto parlare di loro per le prove con le nazionali under 20 Dilly Duka (Rutgers, e New York Red Bulls Academy, foto sx), e l'under 17 Jack McInerney (foto dx).
lunedì 14 dicembre 2009
Barclay, dalla MLS al football
A richiamare alla mente la storia di Barclay è stato il recente Super Bowl che ha visto Pittsburgh Steelers imporsi al foto finish gli Arizona Cardinals, senza dimenticare un vecchio post sul SoccerBlog di Play.it Infatti, nella pagina dedicata alla MLS spicca da tempo il racconto sul difensore degli Houston Dynamo Craig Waibel e di un suo calcio da record Nfl.
Per noi europei il calcio è semplicemente il “football” in rispetto dei suoi anglosassoni fondatori, non così sull’altra sponda dell’oceano Atlantico dove i calciofili per affermare l’identità del loro amato sport si sono dovuti piegare all’uso del termine “soccer”.
Del resto il football americano, al pari del baseball, riveste un’accezione culturale e sociale imprescindibile della società Usa, travalicando in un vero e proprio assioma d’identità nazionale differenziandoli da qualsiasi altra attività.
Un messaggio filtrato anche attraverso la cinematografia hollywoodiana, basti a pensare alla trasposizione di un regista affermato quale Oliver Stone nel celebre Ogni maledetta domenica. Sempre da Hollywood è arrivato un film di ben altro spessore rispetto al precedente, ovvero Le riserve, in cui Gene Hackman (notevole somiglianza tra l’altro con il tecnico brasiliano Felipe Scolari) nei panni del manager di un team è costretto dalla serrata contrattuale attuata dalle star della lega ad allestire una formazione con un eterogeneo gruppo di scarti capitanati dal quarterback Falco (interpretato da Keanu Reeves) e nel cui cast spicca un fantomatico ex calciatore gallese Nigel “chiodo d’acciaio” Gruff che tra una sigaretta ed una birra si distingue nel ruolo di kicker del team.
Non sorprenderà quindi come le qualità balistiche dei giocatori di soccer siano molto apprezzate nel football americano. Tanto che avviene abbastanza spesso che le formazioni delle high school ed addirittura delle università reclutino per il delicato ruolo di kicker nelle loro fila anche dei calciatori.
Questa lunga parentesi era indispensabile per introdurre la storia di Devin Barclay, ex promessa della Mls ed oggi tra i kicker dei Buckeyes. Nel 2001, ad appena 18 anni Barclay approda nel Major League Soccer, e segnatamente nelle file dei Tampa Bay Mutiny.
domenica 6 dicembre 2009
Mls Mercato 2010: atto primo
Inevitabile che a tener banco sia la new entry Philadelphia Union che dopo aver scelto nell''expansion draft i suoi primi dieci calciatori, ha concluso altre due trattative. La prima era già stata anticipata nel precedente articolo, alludiamo a Chris Seitz. Il giovane portiere (1987), già allenato da Piotr Nowak nella selezione olimpica americana ai giochi di Pechino che arriva dai neocampioni dei Real Salt Lake.
sabato 5 dicembre 2009
Sudafrica 2010: sorteggio favorevole agli USA del ct Bob Bradley
Tra le nazionali che ritorneranno a disputare una fase finale, la maggiore curiosità ruota attorno alla Corea del Nord che fu presente nel 1966 (e noi italiani ricordiamo bene il "dentista" Pak Doo Ik), l'Honduras o la Nuova Zelanda (uniche presenze nel 1982), per non dire dell'Algeria (assente dall'edizione 1986) o la Grecia (ultima presenza nel 1994).
a) Sudafrica, Messico, Uruguay e Francia;
domenica 29 novembre 2009
Retrospettiva: Seattle s'aggiudica l'US Open Cup 2009
Al "RFK Stadium" di Washington è andata in scena la finalissima dell'edizione 2009 della Lamar Hunt U.S. Open Cup: di fronte i padroni di casa e detentori del trofeo dei DC United ed i Seattle Sounders, matricola terribile della MLS.
Una sfida tutta in onore del generale George Washington, opposte la squadra della capitale federale degli Stati Uniti alla rappresentante dello Stato denominato in memoria del militare e politico protagonista dell'indipendenza e della nascita della nazione nord-americana.
A questo link troverete il video: http://web.mlsnet.com/media/video.jsp?content_id=6442165;
Una gara molto attesa e che alla fine ha premiata la formazione di Sigi Schmid che dopo aver vinto il torneo Mls 2008 con i Columbus Crew, ha saputo rendere subito molto competitiva l'expansion team di Seattle.
Kasey Keller in porta, il centrocampista svedese ex Arsenal e West Ham Fredrick Ljunberg e l’attaccante colombiano Fredy Montero hanno guidato la loro formazione nella loro sfida a dispetto anche delle assenze del duo titolare al centro della difesa (Marshall-Hurtado). Sounders pericolosi in diverse occasioni già nel primo tempo, con Wicks fenomenale nel bloccare in tre occasioni. Ma la gara si sblocca al 67' grazie al fiuto del gol di Fredy Montero abile nel tap in su una respinta di Josh Wicks ad una conclusione del rookie inglese Steve Zakuani, prima scelta assoluta al Draft 2009.
Episodio che diviene doppiamente decisivo per la lettura del match poiché il portiere dei DC, dopo la rete interviene sull'avversario a terra con poca sportività e rimediando un sacrosanto cartellino rosso. La formazione di coach Tom Soehn è così costretto ad inseguire e per di più con un uomo in meno ed è costretta ad inserire il secondo portiere Milos Kocic in luogo dell'argentino Christian Gomez.
In azione di rimessa arriva poi il raddoppio dei Sounders, ed a firmarlo è il duo Le Toux-Levesque: il francese ex Lorient – recordman di segnature in US Open Cup - si beve l'ingenuo difenosre serbo/canadese Dejan Jakovic e serve un assist al bacio per il neoentrato compagno, entrambi già in forza al team di Seattle in USL-1 prima dell'approdo in MLS, per il 2-0 che chiude il match. I due corrono quindi ad esultare insieme alle dozzine di tifosi in verde volati da Seattle per seguire i propri beniamini.
Le flebili speranze di rimonta dei DC producono il gol della bandiera, allo scadere con Clyde Simms abile a correggere alle spalle di Keller una punizione di Santino Quaranta dal limite rimpallata dalla barriera. Ma è proprio Keller, ex portiere della Nazionale USA con alle spalle una lunga carriera in Europa, a salvare in maniera decisiva in due occasioni in pieno recupero
Il cronometro scorre veloce ed i Seattle Sounders FC e Sigi Schmid possono esultare per il loro primo storico successo, già nel primo anno di attività: è l'esperto portiere e capitano del team Kasey Keller ad alzare il più prestigioso e antico trofeo del soccer americano, che vale anche un posto nella CONCACAF Champions League 2010/11. Seattle diviene così il primo MLS expansion a vincere la U.S. Open Cup, dopo il Chicago Fire del 1998, che nello stesso anno portò a casa anche la MLS Cup. Sarà di buon auspicio?
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Finale US Open Cup
Mercoledì 2 settembre, 2009 – RFK Stadium, Washington (D.C.)
D.C. United-Seattle Sounders 1-2
Marcatori:
SEA – Fredy Montero 67',
SEA – Roger Levesque 86',
DCU – Clyde Simms 89'
D.C. United: 31 - Josh Wicks - 26 - Bryan Namoff, 5 - Dejan Jakovic, 4 - Marc Burch - 13 - Chris Pontius, 19 - Clyde Simms, 10 - Christian Gomez (71' 1-Milos Kocic), 14 - Ben Olsen (82' 22-Rodney Wallace), 7 - Fred (46' 25-Santino Quaranta) - 11 - Luciano Emilio, 99 - Jaime Moreno; Panchina: 3 - Avery John, 8 - Andrew Jacobson, 12 - Danny Szetela, 18 - Devon McTavish;
All:Tom Soehn.
Seattle Sounders FC: 18 - Kasey Keller - 7 - James Riley, 4 - Patrick Ianni, 5 - Tyson Wahl, 19 - Leonardo Gonzalez - 9 - Sebastien Le Toux, 6 - Osvaldo Alonso, 8 - Peter Vagenas, 11 - Steve Zakuani (74' 24 - Roger Levesque) - 10 - Freddie Ljungberg - 17 - Fredy Montero (78' 3 - Brad Evans); Panchina: 28 - Terry Boss, 12 - Nathan Sturgis, 20 - Zach Scott, 27 - Lamar Neagle, 21 - Nate Jaqua;
All: Sigi Schmid.
Ammoniti:
SEA - Ianni 24',
SEA - Gonzalez 49',
SEA - Vagenas 79';
Espulso:
DC -Wicks 69';
Arbitro: Alex Prus;
Assistenti: Greg Barkey; Rob Fereday;
4° uomo: Andrew Chapin;
Spettatori: 17,329
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Albo parziale dell'US Open Cup (dal 1996, anno della nascita della Mls, ad oggi)
Anno | Vincente | Finalista |
1996 | DC United | Rochester Raging Rhinos |
1997 | Dallas Burn | DC United |
1998 | Chicago Fire | Columbus Crew |
1999 | Rochester Raging Rhinos | Colorado Rapids |
2000 | Chicago Fire | Miami Fusion |
2001 | Los Angeles Galaxy | New England Revolution |
2002 | Columbus Crew | Los Angeles Galaxy |
2003 | Chicago Fire | Metrostars |
2004 | Kansas City Wizards | Chicago Fire |
2005 | Los Angeles Galaxy | FC Dallas |
2006 | Chicago Fire | Los Angeles Galaxy |
2007 | New England Revolution | FC Dallas |
2008 | DC United | Charleston Battery |
2009 | Seattle Sounders | DC United |